Ogni anno le famiglie si trovano ad affrontare una spesa che incide non poco sul bilancio interno: si tratta di quella per i testi scolastici. Questo nonostante i passi avanti fatti dalla legislazione attuale che vede agevolazioni per i nuclei familiari a basso reddito aventi bambini iscritti alla scuola primaria e una soglia massima di spesa che viene stabilita direttamente dal Ministero. Inoltre l’art. 15 della legge 133/2008 ha reso possibile avere, accanto al testo cartaceo, integrazioni sulla piattaforma digitale, con l’opportunità di avvalersi di internet per gli aggiornamenti.
L’acquisto di libri scuola usati risulta quindi molto importante per consentire alle famiglie di risparmiare e può portare a mettere da parte fino al 50% e oltre rispetto al prezzo di copertina. Una cifra importante se si considera che il costo dei libri scolastici può arrivare a superare i 300 euro nel caso di un primo anno di liceo classico.
Una pratica ancora attuale
Una volta, durante i primi giorni di scuola, lo studente andava a proporre il proprio libro dell’anno precedente a chi si trovava nella classe di studio che lui aveva completato e a sua volta attuava la medesima prassi con il compagno di scuola della classe superiore. Questa consuetudine, promuovendo l’usato, stimolava non solo a tenere bene i testi durante l’anno, ma responsabilizzava l’alunno. In realtà oggi è ancora così solo che, con l’avvento della tecnologia, si può non solo fare come una volta ma anche, oltre a portare a fine anno scolastico i testi che non servono più presso librerie/cartolibrerie specializzate, attraverso una pratica di circolazione di testi usati online.
La tecnologia non ha sostituito, quindi, le vecchie abitudini, anzi: le ha solo integrate e “aggiornate”. Perché che l’uso di internet, ancora di più con la diffusione dei telefonini di nuova generazione, abbia cambiato le abitudini delle persone e ancora di più quelle delle nuove generazioni è non solo sotto gli occhi di tutti, ma un cambiamento profondo della società a cui è difficile (e spesso improduttivo) sottrarsi.

Perché online
Ad oggi si possono trovare diversi portali specializzati nel settore scolastico con testi sia nuovi che usati. Normalmente le famiglie si attivano nell’acquisto a fine giugno o comunque appena sono disponibili le liste dei docenti con i testi del nuovo anno scolastico. Alcuni siti consentono, iscrivendosi in pochi passaggi, di ricevere notifiche via mail che informano della pubblicazione delle liste, togliendo il pensiero di dover pensare a quando è opportuno muoversi per tempo. Perché per chi riesce ad attivarsi al momento opportuno è maggiore la probabilità di trovare il maggior numero di volumi usati i quali più saranno nello zaino più consentiranno una riduzione della spesa.
Non solo: ordinare online significa non dover andare in libreria per ordinare ma poter organizzare comodamente da casa o da qualsiasi altro luogo, basterà avere a disposizione un dispositivo mobile, cellulare compreso.
Un portale online, infine, consente di vendere i testi che non servono più, con il vantaggio di poterli proporre il prima possibile per avere la cifra a disposizione in un tempo ancora più rapido. Online quindi si risparmiano tempo, pensieri e denaro, ma anche spazio in case che sono spesso già inflazionate. Ancora di più se si sceglie la pratica sempre attuale dei libri scolastici usati.